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Irlanda 2006 (Omo)

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Messaggio  Omo Mer Ago 31, 2011 6:58 pm

Questo capita ad uno zio che non sa star zitto, alcuni anni prima promisi alla mie due nipoti che se fossero state brave a scuola le avrei portate in vacanza all'estero, mai promettere a due adolescenti certe cose.

Era l'autunno del 2005 quando con candida noncuranza Laura e Silvia mi ricordarono della promessa, chi poteva pensare che una frase detta per spronare allo studio due ragazzine si trasformasse in un giuramento senza appello.
Nel Febbraio 2006 mi reco in agenzia e prenoto volo e auto, destinazione la verde Irlanda già visitata con
amici alcuni anni prima ma con la promessa di tornarci.

1° Giorno 12-08-2006
La mattina del 12 Agosto, accompagnati dal cognato e dalla sorella, ci avviamo verso l'aeroporto di Malpensa
(Milano), il cielo è coperto e la temperatura mi ricorda la passata esperienza in Irlanda, la sera prima un forte temporale con una grandinata eccezionale si è abbattuto sulla zona a nord di Milano e la grandine ai bordi della strada da un effetto invernale.
La fila per il check-in sembra interminabile, ma riusciamo a cavarcela in meno di un'ora, proprio quell'anno iniziano le prime restrizioni sugli oggetti che si possono portare nel bagaglio a mano, i controlli sono lunghi e minuziosi.
Ci portiamo nella sala di imbarco, manca ancora un'ora. Finalmente è il nostro turno, un ultimo controllo ai biglietti da parte del personale della compagnia ed entriamo nel tunnel di imbarco, allo sportello veniamo accolti dal personale di bordo che ci indica dove si trovano i nostri posti.
Pochi minuti e inizia la fase di decollo per l'eccitazione e il timore di Laura e Silvia alla loro prima esperienza.
Poche ore di volo e siamo a Dublino, l'aereo compie un'ampia virata sul Canale d'Irlanda per poter mettersi in linea con la pista, questo ci permette di osservare dall'alto il paesaggio sottostante, ammiriamo le evoluzioni di una piccola barca a vela, dopo l'atterraggio e i controlli veloci e cordiali ci dirigiamo al recupero bagagli, anche in questo caso non impieghiamo molto tempo anche se il timore di perderli non ci abbandona fino al loro recupero.
Entriamo nella hall dove dovremmo trovare l'ufficio per il ritiro dell'auto, un impiegato molto cortesemente ci consegna una piantina, e ci indica la strada per raggiungere la fermata del pulmino che ci porterà alla sede per le ultime incombenze burocratiche.
Per la gioia di Silvia e l'intuizione dell'impiegato, più che conoscenza dell'italiano, ci viene assegnata una Golf, cosa ci troverà di tanto speciale ancora non l'ho capito.
Una volta in macchina possiamo dire che la nostra vacanza è ufficialmente iniziata, prima meta Kilkenny, per
lo meno avrebbe dovuto esserlo, usciti dall'aeroporto ci dirigiamo verso Dublino per poterci immettere sulla M50, la tangenziale che circonda Dublino da nord a sud, e raggiungere come da programma la nostra prima meta.
Arrivati al primo svincolo non è possibile imboccarlo per lavori, proseguiamo con la speranza di entrare al prossimo, manchiamo anche quello, la navigatrice Silvia eccitata osserva tutto tranne che gli svincoli, tiro dritto.
Ci perdiamo nel traffico della periferia di Dublino, torniamo verso l'aeroporto con la speranza di poterci immettere sulla M50, dopo vari tentativi troviamo un'indicazione che però ci porta a Drogheda sulla M1 nella direzione opposta, visto che comunque fa parte del nostro itinerario, anche se dovrebbe essere la nostra penultima meta, decidiamo di percorrerlo al contrario.
Lasciata la M1 imbocchiamo la N1 che ci porterà a Drogheda, lungo la strada proviamo in alcuni B&B ma senza fortuna, un gentile signore telefona ad alcuni B&B della zona, niente da fare, tutti pieni, proseguiamo per Drogheda, non riusciamo a trovare un B&B neppure in città, si va avanti, usciamo dalla città seguendo le indicazioni per il sito tombale di Newgrange, ad una rotonda abbiamo due possibilità Collon ed un'altra che non ricordo, dopo un paio di giri della rotonda prendiamo per Collon, lungo la strada troviamo finalmente un B&B con due camere libere.
Ci accoglie il proprietario e ci indica le camere e i bagni collegati ad esse, ci si sistema e si fa una doccia, il problema delle prese non si presenta, le camere sono fornite di tutti gli attrezzi elettrici necessari, ho qualche
problema con l'acqua calda, in Irlanda viene utilizzato uno scaldabagno elettrico e non la caldaia a gas come da noi, pertanto necessita di una regolazione un tantino fuori dai nostri schemi, la faccio praticamente fredda.
Mentre attendo sdraiato sul letto sento chiamare a squarciagola, Laura e Silvia vittime di una serratura difettosa sono rimaste chiuse in camera, riesco ad aprire senza chiamare il proprietario e ci dirigiamo in paese per cenare.
Per lo sconforto di Silvia il paesino non supera i cinquecento abitanti, entriamo in un pub per chiedere se è possibile mangiare, il proprietario ci dice di no ma gentilmente ci indica un ristorantino poco più avanti.
Entriamo, ci accoglie la proprietaria con le sue due figlie, credo che non capitino spesso forestieri da quelle parti, l'ospitalità è eccezionale, ordiniamo, il menù non è molto vario ma ci si può accontentare, humburger o salsicce e patatine fritte, il menù era già previsto fin dalla partenza.
In un angolo del locale un gruppo di ragazze festeggiano un'amica che ha appena passato l'esame per la patente di guida, terminata la cena e pagato il conto usciamo, due anziani signori ci salutano e ci chiedono da dove veniamo, solita trafila a cui bisogna sottoporsi quando si va all'estero, non oso pensare quante pinte si siano già bevuti.
Si ritorna al B&B e ci si accorda per alzarci alle 07,30, la colazione è alle 08,30 alla domenica.

2° Giorno 13-08-2006
Mentre sono ancora nel beato mondo dei sogni mi bussano alla porta, controllo la sveglia, le 06,30, strano,
chi può essere, la voce irritata di Laura mi giunge attutita dal sonno e dalla porta, mi alzo e apro la porta ritrovandomi di fronte un'adolescente arrabbiata che mi cazia perché sono in ritardo per la colazione, facendogli notare che non sono io in ritardo ma loro in anticipo di un'ora ancora non ci credono fino a che non controllano l'orologio, il loro è ancora con l'ora italiana, ritorno a letto ma ormai il sonno se ne andato, attendo l'ora di alzarmi.
La nostra prima colazione in Irlanda la consumiamo in una splendida saletta con il caminetto e i mobili praticamente ricoperti da statuette di porcellana, io mi dedico alla mia irish breackfast con soddisfazione mentre Laura e Silvia ancora diffidenti preferiscono la continental.
La giornata si presenta splendida, il sole splende e solo alcune piccole nuvole scorrazzano tranquille nel cielo, mai fidarsi del tempo in Irlanda, nella precedente visita mi è capitata una giornata in cui quando salivo in macchina usciva il sole e appena scendevo riprendeva a piovere.
La visita a Newgrange viene bocciata e quindi ci si dirige a quella successiva, Strockestown.
Prendiamo la N2 per Navan dove imboccando la N3 potremo raggiungere Cavan, raggiunta Navan all'incrocio troviamo solamente l'indicazione N3 Dublino che si trova nella direzione opposta in cui dobbiamo andare, superiamo l'incrocio ed entriamo in paese parcheggiamo l'auto e facciamo quattro passi, troviamo l''ufficio informazioni chiuso, oggi è Domenica, ritornati all'auto ed all'incrocio ci accorgiamo dell'indicazione N3 Navan,
scopriamo così che le indicazioni in Irlanda le si trovano solamente per la direzione verso destra, stranezze locali.
Ci avviamo verso Cavan dove dovremo poi prendere la N55 in direzione di Athlone, svoltando sulla N4 per
Longford potremo poi prendere la N5 che ci porterà direttamente a Strokestown nostra prima meta.
Raggiunta Strokestown seguiamo le indicazioni per la Strokestown Park House una splendida villa del 1730 immersa nel verde di un grande parco.
Oltre alla villa è possibile visitare anche il giardino e l'orto, essi sono visitabili separatamente dalla villa, visitiamo questi ultimi in quanto la visita alla villa si svolgerà nel tardo pomeriggio e noi vorremo raggiungere Roscomon per visitarne il castello omonimo prima di dirigerci verso Galway e pernottare nelle sue vicinanze.
Terminata la visita ai giardini ed all'orto, nel frattempo il cielo si è coperto di nubi, temiamo la prima pioggia della vacanza, pranziamo al piccolo ristorante self-service annesso alla villa, uscendo ci accorgiamo che le nubi si sono allontanate e che un bel sole splende in cielo, per ora niente pioggia.
Risaliti in auto la nostra prossima meta è il Roscomon Castle, le rovine del castello sorgono in uno splendido parco al centro della piccola cittadina omonima, l'ingresso è gratuito, è Domenica pomeriggio numerose famiglie passeggiano tra prati e laghetti ricolmi di anatre.
Laura estrae la macchina digitale ed inizia a fotografare, praticamente ogni millimetro quadrato del parco e del castello, sarà per tutta la vacanza un continuo aspettare che sia soddisfatta del numero di foto fatte.
Poco lontano una ruota panoramica ed alcune giostre attirano i più giovani, molto probabilmente in quei giorni si festeggia una ricorrenza della città.
Risaliamo in auto la nostra prossima meta è Galway ci arriviamo nel tardo pomeriggio, cerchiamo un B&B per la notte, seguendo un'indicazione suoniamo alla porta di una casa, un ragazzino ci chiede gentilmente cosa può fare per noi, gli chiediamo se ha posto per tre persone, lui sorridendo ci spiega che il B&B è la casa vicina, ci scusiamo e ci avviamo verso la casa di fianco, tutto pieno.
Decidiamo di imboccare la N18 per Limerick, superato Oranmore troviamo due B&B, all'inizio di una stradina laterale, praticamente uno difronte all'altro, prezzo a persona 20 euro.
Decidiamo di entrare in quello sulla nostra destra, la signora ci accoglie con la solita cordialità che incontreremo in tutti i posti in cui alloggeremo.
Prendiamo la stanza, mentre sistemiamo i bagagli dando un'occhiata fuori dalla finestra notiamo una coppia
di turisti che si fermano davanti al cartello del prezzo, 20 euro, e si dirige verso il nostro B&B, sulla veranda del B&B dall'altra parte della strada, un uomo seduto in una poltroncina da giardino, si alza e a grandi passi si dirige verso il cartello e nervosamente lo sistemo con la freccia verso la sua casa, la cosa non può che strapparci una risatina divertita.
Facciamo la doccia, anche questa volta con il solito problema di regolazione dell'acqua calda risolto poi con l'intervento della proprietaria che ci spiega il funzionamento.
Scendiamo e ci dirigiamo a Oranmore, entrati in paese parcheggiamo e facciamo una passeggiata di esplorazione, scopriamo così che si tratta di una meta balneare, ci dirigiamo alla spiaggia e osserviamo il tramonto dal lungomare, all'estremità di una piccola penisola troneggia una piccola torre fortificata.
Ceniamo in un fast-food, ordiniamo pollo fritto e le immancabili patatine, ci consegnano i cestelli ricolmi di patatine restiamo in attesa del pollo che non arriva, chiediamo, ci viene spiegato che il pollo si trova nel cestello con le patate, seduti ad un tavolino iniziamo a mangiare le patatine per raggiungere il pollo, non vi immaginerete mai la nostra sorpresa quando dopo aver mangiato una quantità industriale di patate scopriamo che nel secchiello c'è mezzo pollo compreso di ossa seguito ovviamente da un altro strato di patatine fritte.
Dopo cena ci avviamo all'auto e torniamo al B&B.

3° Giorno 14-08-2006
Ci alziamo alle 07,00 la colazione è prevista per le 08,00, riesco a precedere le nipoti di un soffio e mi infilo in bagno.
Nell'attesa che si preparino riesco a leggere parecchie pagine del mio libro, scendiamo accolti dalla signora che ci mostra il nostro tavolo, in un angolo una copia ci saluta e ci sorride, li abbiamo incontrati la sera prima
all'ingresso, in attesa della colazione facciamo conversazione con la padrona di casa sulla nostra meta del giorno e spiegandogli che è nostra intenzione visitare le Cliffs of Moher, apprezza molto la cosa e ci spiega che la costa è decisamente meglio dell'interno piatto e monotono, con i suoi meravigliosi panorami sul mare, anche la coppia seduta all'altro tavolo ascolta interessata, io riesco persino ad intervenire nel discorso con il mio perfetto inglese stile “yes, me rangi” (yes, mi arrangio), scopriremo poi nel cortile che i nostri compagni di colazione sono italiani anch'essi diretti alle Cliffs, ci avviamo in colonna verso la meta prescelta ma mentre loro proseguono sulla N18 noi prendiamo la N67 per Kinvarra.
A Kinvarra ci fermiamo a visitare il Dunguaire Castle, il castello sorge sulla costa e si affaccia sul mare dominando la piccola cittadina.
Ripartiamo e iniziamo a percorrere la nostra prima strada della cortesia la R477 che poi ci porterà sulla R478 per le Cliffs, stiamo attraversando il The Burren, un vasto tavolato composta da rocce calcaree, queste strade sono molto diffuse specialmente sulla costa, essendo molto strette ci si passa con difficoltà con due macchine, io riesco a incrociare un pulman, essendo strette queste strade sono dotate di piazzole ogni tot metri questo consente di incrociarsi senza problemi.
Ormai ho la totale padronanza del mezzo, in Irlanda come in tutto il Regno Unito si guida sulla sinistra, perlomeno era quello che credevo, incrocio una macchina e spostandomi urto un grosso sasso con la ruota al margine della strada, nessun problema l'auto non da segni di eventuali problemi, Silvia ridendo mi avverte che abbiamo perso un cerchione, un cerchione? Mi fermo a controllare, era il copri ruota, percorriamo il breve tratto a ritroso a piedi e lo recuperiamo, cercando di rimetterlo mi accorgo che il cerchione, quello vero, è leggermente piegato, controllo se il semiasse o altre parti hanno subito danni, tutto apposto gettato il copri cerchio nel portabagagli riprendiamo la strada per le scogliere.
Finalmente ci siamo, parcheggiamo e diamo un'altra occhiata alla ruota, si è leggermente sgonfiata un signore che ha parcheggiato vicino a noi la osserva anch'esso preoccupato, rimando a dopo la visita alla scogliera la decisione se cambiarla oppure no.
Ci dirigiamo verso la biglietteria, entriamo e seguiamo il sentiero che percorre tutto un tratto di costa per alcuni chilometri, il sentiero è stretto, ci passa a malapena una persona e quando si incrocia qualcuno bisogna un pò inventarsi il modo per passare, tenete presente che siamo lungo un costone a strapiombo di alcune decine di metri sul mare vi sono delle protezioni ma è meglio non distrarsi, comunque lo spettacolo ne vale
la pena.
Un piccolo battello dell'organizzazione naviga sotto costa colmo di turisti che hanno così la possibilità di visitare le scogliere anche dal lato del mare.
Passiamo alcune ore a passeggiare fra andata e ritorno, arriviamo al centro turistico che è ormai ora di pranzo ci fermiamo al piccolo ristorante self service del centro.
Terminato il pranzo affido a Laura il compito di andare a pagare, gli consegno il sacchetto della moneta nel caso gli servisse possiamo approfittarne per liberarcene in parte, chiacchierando con Silvia mi accorgo che la fila alla cassa si allunga sempre di più, mi giro e noto che Laura sta pagando il conto tutto in monetine, ringrazio il cielo di essere in Irlanda e non in Italia, mi alzo e porgo una banconota alla cassiera che mi ringrazia con un sorriso, ovviamente la causa di tutto sono io che mi sono spiegato male.
Ci avviamo all'auto, controllo la ruota sembra ancora nelle medesime condizioni dell'arrivo, decido di non
cambiarla, terminata la R478 a Ennistimon prendiamo la N85 per Ennis dove incroceremo la N18 per Limerick che visiteremo in giorno successivo.
Cerchiamo un B&B appena prima della città lo troviamo a Newmarket, sono le 16,00 ne approfittiamo per
visitare il Folk Park con il Bunratty Castle, il castello sorge alla periferia di Limerick ed è attorniato dalla ricostruzione, in scala ridotta, di un tipico villaggio irlandese della metà '800, classico parco per turisti ma vale la pena visitarlo.
Rientriamo, una doccia e a cena in un pub del piccolo paesino, ovviamente a base di hamburger patatine e
salsicce.
Terminata la cena facciamo una passeggiata in paese, beh, paese per loro, piccolo agglomerato di case per noi.

4° Giorno 15-08-2006
Dopo colazione recuperiamo i bagagli e li carichiamo in auto, il tempo oggi non è dei migliori e secondo il
programma prevede la visita a Craggaunowen Castle, costruito nel 1550 e circondato da un parco con una ricostruzione di un villaggio dell'età del ferro irlandese e Limerick.
Spiego al proprietario del B&B il problema della ruota, ci indica un benzinaio in paese che fa anche da gommista, arriviamo facciamo il pieno e mostriamo il problema, controllata la pressione e raddrizzato il cerchione a martellate, ripartiamo.
Arriviamo abbastanza facilmente percorrendo la R471 e la R462, parcheggiamo, Laura entusiasta di una
costruzione all'entrata vuole assolutamente fotografarla, inutili i tentativi di persuaderla dal farlo, solo dopo si renderà conto che erano le latrine pubbliche.
Fatto il biglietto visitiamo per primo il piccolo castello, all'entrata tre ragazze svolgono alcune mansioni
quotidiane del 1500, e poi il parco, la pioggia non smette ma non è particolarmente fastidiosa, il parco comprende una ricostruzione di un villaggio dell'epoca del ferro, di un fortino, la ricostruzione di un posto destinato ai viandanti fai da te della stessa epoca e da una costruzione nella quale è ricoverato il Brendan, l'imbarcazione che venne usata da alcuni scienziati negli anni '70 per ripercorrere il tragitto di San Brandano ne VI secolo.
In un recinto sotto gli alberi è possibile vedere dei cinghiali con i loro piccoli.
Terminata la visita ci rimettiamo in auto destinazione Limerick, abbiamo qualche difficoltà a ritornare sulla statale che ci porterà in città, le indicazioni nell'interno sono poco chiare ci fermiamo ad un ufficio postale per chiedere informazioni e finalmente riusciamo ad arrivare a Limerick.
La pioggia si fa sempre più insistente e si trasformerà ben presto in diluvio, sarà cosi per tutta la mattinata.
Parcheggiamo, non senza difficoltà, ci rechiamo al Turist Informtion, compriamo la mappa della città e prendiamo i volantini per il King George's Castle, gentilmente la signora ci spiega alcune cose e la strada per arrivarci, non è lontano, possiamo andarci anche a piedi.
Visitando il castello notiamo due operai che sistemano la ghiaia che ricopre il cortile, mentre noi indossiamo il giubbotto loro se ne stanno tranquillamente in T-Shirt sotto la pioggia.
Terminata la visita è ormai l'una del pomeriggio, cerchiamo un posto dove mangiare, notiamo un ristorante
italiano, dopo i precedenti pasti a base di patatine e salsicce vorremmo prenderci una pausa, perlomeno per dare un attimo di sollievo al nostro fegato, chiuso, apre solamente la sera.
Poco più avanti entriamo in un altro ristorante, ci fanno sedere al piano di sopra e ci portano il menù, scorrendo notiamo qualcosa di famigliare, lasagne, non saranno come quelle fatte in Italia ma sempre meglio delle solite patatine.
Attendiamo con ansia che ci portino le nostre tanto sospirate lasagna ma al loro arrivo nulla poteva sorprenderci di più, oltre ad esse ci ritroviamo pure le patatine fritte e questo potrebbe andare anche bene al massimo le si mette da parte, il problema è che le patatine erano infilate nelle lasagne e quindi o le sfili una a una o te le mangi, abbiamo optato per mangiarle.
Terminato il pasto ritorniamo in auto, la nostra prossima meta è Blarney con il suo famoso parco che circonda il Blarney Castle, meta che si prevede di raggiungere il giorno dopo.
Longo la N20 non troviamo un B&B ed a furia di proseguire ci ritroviamo a destinazione, meglio così siamo già sul posto.
Troviamo un alloggio al terzo tentativo da una simpatica signora la cui casa si affaccia su un campo dove una
squadra giovanile si allena nello sport nazionale irlandese, il calcio gaelico.
Una bella doccia calda dopo tutta l'acqua della mattina e ci rechiamo in paese per la cena.
Rientrati dopo una passeggiata nel piccolo paesino e ci ritiriamo nelle nostre stanze, altri ospiti del B&B alloggiati nella camera di fianco alla mia, russano già alla grande riesco comunque ad addormentarmi senza molte difficoltà.

5° Giorno 16-08-2006
Terminata la colazione ci avviamo al castello a piedi, entriamo e percorso un corto tragitto a piedi nel parco ci troviamo sotto le mura del castello, percorriamo tutto il suo perimetro per vederlo da fuori prima di entrare, il castello si presenta come un rudere in realtà, ma è stato veramente pubblicizzato a meraviglia ed è una tappa immancabile per chi visita l'Irlanda, anche il parco non soddisfa pienamente le aspettative, creato sulle leggende di fate e streghe si mostra per quello che è in realtà, una ricostruzione turistica senza molta poesia.
Terminata la visita al castello usciamo nel parco, il tempo non ci aiuta nella visita, inizia una fastidiosa pioggerellina questo ci costringe a comprare degli impermeabili usa e getta, alquanto costosi.
Visitiamo quindi il parco sotto la pioggia intermittente, raggiungiamo la villa privata nel parco, villa visitabile a richiesta.
Terminata la visita al castello ed al parco la giornata prevede di raggiungere Cashel per visitare la omonima Rocca, torniamo al B&B dove abbiamo lasciato l'auto e usciti dal paese ci immettiamo sulla N20 per Mallow dove svoltando sulla N72 per Fermoy potremo poi prendere la N8 che ci condurrà dritti a Cashel.
Fortunatamente non piove anche se il cielo resta coperto da nuvole scure alternate da schiarite, facciamo
un giro in paese per trovare un locale dove poter pranzare entriamo in un ristorante, ordiniamo il solito menù salsicce e patatine fritte con l'aggiunta del dolce.
Dopo pranzo ci avviamo alla Rocca, parcheggiamo nel parcheggio pubblico sotto di essa e ci avviamo verso l'entrata.
La Rocca di Cashel era un convento dove i frati svolgevano le loro varie attività di preghiere, allevamento
e agricoltura, la Rocca posizionata su di una altura svolgeva anche un ruolo militare, infatti, in caso di necessità, poteva trasformarsi in un rifugio fortificato per gli abitanti del circondario.
La chiesa al centro della Rocca è in restauro, non restano che le pareti esterne in verità ma si nota comunque la sua maestosità originale, tutto intorno ci sono le varie tombe dei monaci e di quei cittadini meritevoli che nella loro vita terrena si sono guadagnati il diritto di essere sepolti all'interno della Rocca, guardando il panorama non si possono non notare le centinaia di pecore che pascolano nel campi tutti intorno.
Usciti dalla Rocca ci avviamo verso l'auto fermandoci un attimo a comprare qualche cartolina, lungo il tragitto ci fermiamo ai bagni pubblici, cambiano idea e speriamo di poter trovare un B&B in tempo.
Torniamo sulla N8 e la percorriamo per pochi chilometri fino all'incrocio con la N24 per raggiungere Cahir dove potremo visitare il Cahir Castle e il Swiss Cottage, entrati nella piccola cittadina decidiamo di trovare un B&B e poi di recarci al castello per visitarlo.
Troviamo il B&B abbastanza facilmente e lasciati i bagagli ci dirigiamo verso il castello, parcheggiata l'auto un violento acquazzone ci impedisce di scendere, stessa sorte per due ragazze parcheggiate vicino a noi, pultroppo la durata della pioggia ci impedisce di visitare il castello e ci costringe a rinviare la visita al giorno dopo.
Tornati al B&B ci rechiamo in camera per prepararci ad una doccia quando con mia enorme sorpresa entrato in bagno mi ritrovo un lavandino a livello ginocchio, evidentemente il bagno costruito in seguito non permetteva dei sanitari per adulti ed hanno istallato quelli per i bambini.
La serata la passiamo in paese, la mia intenzione sarebbe di entrare in uno dei pub della Castle Street, la via principale della città, per ascoltare la musica irlandese dal vivo ma Laura e Silvia bocciano l'idea e mi devo accontentare di una passeggiata lungo la via.

6° Giorno 17-08-2006
Lasciato il B&B ci dirigiamo al castello, parcheggiamo e ci avviamo alla biglietteria, il castello in se non è molto diverso da altri visitati, nella sala darmi un grande plastico riproduce una famosa battaglia combattuta nella zona.
Usciti dalla visita al castello sia Laura che Silvia bocciano la visita al Swiss Cottage ritorniamo così raggiungiamo Clonmel percorrendo la N24, ci fermiamo a osservare l'arco sulla via principale, l'unica attrazione turistica, torniamo all'auto e riprendiamo la N24 e poi la N76 per Kilkenny dove visiteremo il Kilkenny Castle.
Arrivati a Kilkenny parcheggiamo e a piedi ci avviamo all'entrata del castello, ci fermiamo a pranzare in un ristorante li vicino, dopo pranzo entriamo per la visita nel parco pubblico che circonda il castello molte persone sono sdraiate sull'erba in completo relax, consuetudine normale in Irlanda e nel Regno Unito, dopo pranzo ci si reca nel parco per rilassarsi prima di riprendere le consuete attività.
All'ingrasso del castello dobbiamo consegnare zaini e macchine fotografiche, radunato un gruppo inizia il tour del castello con un filmato che descrive la storia del castello e della zona di Kilkenny poi con la guida visitiamo le varie sale, la visita dura circa un'ora e mezza.
A questo punto la nostra prossima meta è Dublino, ormai la nostra vacanza sta volgendo al termine, riprendiamo la N76 che più avanti si immette sulla N9, lungo la strada in un piccolo paese fuori da una chiesette una copia di sposi al termine della cerimonia sono festeggiati degli invitati, arriviamo sulla M9 che entra poi nella M7 per Dublino, la scelta anche se sembrava la più logica non ha tenuto conto del rientro in città dei pendolari che lavorano fuori città, impieghiamo due ore solo per arrivare alla M50, la tangenziale di Dublino, il primo tratto lo percorriamo a passo d'uomo poi man mano che le auto imboccano le varie uscite il traffico si dirada anche se abbastanza sostenuto, seguiamo le indicazioni per l'aeroporto, riusciamo ad arrivare allo svincolo per la M1, usciamo a Swords in cerca di un B&B, percorriamo praticamente tutte le stradine che troviamo seguendo le indicazioni dei vari B&B ne troviamo uno libero alle 19,30 ormai disperati, il B&B si trova a un chilometro dall'aeroporto vicino ad una zona industriale, zona sinceramente poco raccomandabile, il proprietario si presenta con una T-Shirt azzurra tutta macchiata ci mostra le camere nonostante le apparenze sembra un buon posto.
Sistematici usciamo per cenare, troviamo qualche difficoltà ad orientarci, la superstrada non lascia molti punti di riferimento ed ad ogni incrocio c'è una rotonda, rotonde tutte uguali, saranno il mio incubo nei due giorni
successivi, sbaglierò spesso la rotonda del nostro B&B costringendomi a tornare indietro compresa quella sera ritrovandomi in autostrada senza neppure accorgermi, ci spiegherà poi il proprietario del B&B che ogni rotonda ha un nome e ci consegnerà il biglietto da visita con il nome della rotonda a cui dobbiamo uscire per raggiungere il B&B.
Compriamo dei salumi e del pane e ceniamo in camera guardando alla TV l'ennesima replica dell'intervista ad Hulk Hogan.

7° Giorno 18-08-2006
Scendiamo per la colazione, ci accoglie il proprietario, ha cambiato la T-Shirt ma le macchie sembra siano un
sui marchio di riconoscimento, ci indica il tavolo e ci informa che la moglie arriverà presto con la colazione, io ovviamente continuo con la tradizionale irish breackfast mentre Laura e Silvia con la continental, Silvia inizia il consueto giro dei tavoli per sostituire la marmellata all'arancio con quella alle fragole, terminata la colazione ci prepariamo per la visita a Dublino.
Entriamo in un parcheggio a pagamento in Parnell Street, fuori dal parcheggio diamo un'occhiata alla mappa
della città e ci avviamo verso la O'Connell Street che si divide in Upper e Lower.
Dalla O'Connell Street partono i pulman che consentono di raggiungere tutti i punti di interesse turistico nel centro di Dublino, decidiamo di percorrere il primo tratto a piedi visitando le attrazioni nei pressi del centro, al termine della O'Connell Street Lower attraversiamo l'O'Connell Bridge sul fiume Liffey.
Costeggiamo il fiume lungo la Aston Quay e la Wellington Quay, raggiunto il Grattan Bridge svoltando in Parlament Street raggiungiamo il Dublin Castle.
Percorrendo la Lord Edward Steet si raggiunge la Christ Church Cathedral, notiamo alcune persone che
lavorano nella cattedrale, scopriremo in seguito che sono dei tecnici che stanno preparando per un concerto che si terrà la sera stessa.
Entriamo visitiamo la cattedrale e al termine della visita ci avviamo verso l'uscita, per lo meno pensavamo
che lo fosse in realtà era l'entrata, siamo praticamente entrati da una porta laterale e l'abbiamo così visitata senza pagare il biglietto di ingresso.
Proseguiamo per l'High Street sino alla St Audoen's Church, la visita è gratuita, niente di che.
Controlliamo la mappa per poter raggiungere la St Patrick Cathedral, la nostra indecisione sulla via da percorrere attira l'attenzione di un signore che si offre di indicarcela, si perderà pure lui nelle indicazione della mappa ma alla fine riuscirà a indicarci la direzione giusta.
Ripercorriamo la High Street fino all'incrocio con la Nicholas Street che ci porterà a destinazione, alla Cattedrale è annesso il St Patrick Park, le aiuole fiorite fanno un meraviglioso effetto con la cattedrale sullo sfondo, passiamo alcuni minuti seduti su di una panchina osservando i passanti e due giardinieri impegnati nella sistemazione delle aiuole.
Terminata la pausa riprendiamo la cartina, decidiamo la nostra prossima meta, il St Stephen's Green, il parco più grande di Dublino dove si riuniscono gli impiegati delle varie aziende del centro per trascorrere la pausa pranzo.
Lungo la Kelvin Street Upper, che dopo l'incrocio con la Bridge Street si trasforma il Lower, decidiamo di fermarci a pranzare in un piccolo ristorante, ordiniamo il solito menu e due cokes, dopo alcuni minuti, che abbiamo utilizzato per studiare i vari posti da visitare, arriva un'altra cameriera con due crossi pesci fritti, le facciamo notare che noi non abbiamo ordinato il pesce e che molto probabilmente ha sbagliato tavolo, si scusa e torna in cucina per controllare l'ordinazione, poco dopo torna con il proprietario mostrandoci il foglio dell'ordinazione e indicando i due cokes, le facciamo notare che quelle erano due coke nel senso di coca cola, il proprietario che sino a quel momento non era intervenuto nella discussione interrompe la cameriera e molto garbatamente la manda a prenderle e rivolgendosi a noi in italiano con un forte accento inglese ci spiega che nel menù c'è effettivamente un piatto di pesce chiamato cokes e che molto probabilmente il malinteso è dipeso da questa incomprensione, scopriamo che è figlio di emigrati italiani originali della toscana e che vive a Dublino da più di trentanni.
Dopo pranzo riprendiamo la strada per il St Stephen's Green, sbuchiamo all'incrocio tra la St Stephen' Green South e la St Stephen's Green West, vi sono anche la North e la East le quattro strade circondano il parco sui quattro lati.
Il parco è ricolmo di statue di personaggi irlandesi, fra i quali anche quella di Lord Ardilaun Guinnes fondatore della famosissima ditta di birra irlandese, di un grande laghetto e dell'immancabile palco per i concerti estivi.
Visitato il parco imbocchiamo la Grafton Street per raggingere il Trinity College, non vi entriamo e percorrendo la College Street passiamo davanti alla Bank of Ireland, imbocchiamo la Westmorelend Street che ci riporterà al O'Connell Bridge, arrivati sulla O'Connell Street Lower decidiamo di fare il giro turistico della città con il pulman, la visita dura circa due ore dopo di che ci dirigiamo al parcheggio per ritirare l'auto, lungo la strada prendiamo del pane e degli affettati per la cena.

8°Giorno 19-08-2006
Scendiamo per la colazione sono ormai le ultime ore della nostra vacanza irlandese dopo colazione ci attende l'aeroporto per il rientro.
Terminata la colazione e pagato il B&B saliamo in auto e ci dirigiamo all'aeroporto per la consegna dell'auto, seguiamo le indicazioni che dovrebbero portarci alla sede dell'autonoleggio, ci ritroviamo nel parcheggio a pagamento dell'aeroporto, memore che già nella precedente visita avevamo lasciato l'auto nel parcheggio non ci penso due volte a rifarlo, mi segno la posizione su di un foglietto.
Saliti nella all ci dirigiamo al banco dell'autonoleggio per consegnare le chiavi all'impiegato, questi ci fa notare che l'auto doveva essere riportata alla sede ma molto gentilmente ci ritira ugualmente le chiavi e si segna la posizione nel parcheggio.
Si attende l'apertura del gate per la partenza, sistemati i bagagli non ci rimane che ripensare ai giorni trascorsi ricordando aneddoti e scambiandoci battute, un modo come un altro per ingannare il tempo e rimanere con la mente ancora un pochino in vacanza.
Omo
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